cinema

martedì 10 febbraio 2015

ABDULLAH IBRAHIM

EKAYA - 1983
MINDIF - 1988


I ragazzi si erano dati da fare tutto il pomeriggio per montare un assito di tavole. Ora che il sole, basso sull’orizzonte, dava tregua, si erano messi a sedere sulla sabbia e si passavano le bottiglie di birra. Una brezza salsa saliva dal mare e accarezzava, rinfrescandola, la pelle. Dai fornelli, dietro i cespugli dei tamarindi, salivano profumi invitanti. A levante il cielo era di un indaco intenso. Tra poco sarebbe spuntata la luna.

I musicisti si stavano preparando, qualche nota isolata illanguidiva la spiaggia. Incitamenti e battiti di mani erano il preludio della festa. Partì discreto il suono del gambray, delineando un movimento sinusoidale su cui s’inserì il flauto. Del sole restava una luminescenza verdastra sopra la linea scura dell’orizzonte. Dopo la sognante introduzione la festa entrò nel vivo. I colori di un mercato africano scoppiettavano sostenuti dalle frasi dei sax. Si alzarono tutti e cominciarono a ballare sull’instabile pista di legno.

I sette musicisti tirarono per una decina di minuti poi si presero una pausa con un brano più lento: un misto di blues del Delta e milonga portegna , dei quali tuttavia non aveva la tipica tristezza ma la sensualità contagiosa. L’assolo del bassista si sovrapponeva alla risacca che si infrangeva sui ciottoli della battigia.

Il ritmo tornava ad accendersi spinto dai chiari accordi delle tastiere che duettavano con i fiati, tra i quali si facevano largo per l’assolo, il sax tenore e il trombone. Nessuno poteva resistere. Nella sera c’erano sentori di deserto arabico e di Caribe, di western jazz e di foresta vergine. Una serata indimenticabile.







Dollar Brand, Abdullah Ibrahim dopo la conversione all’Islam nel 1968, è un musicista sudafricano. Nato nel 1934 al Capo, ha suonato con i più grandi musicisti jazz. Ad ottant’anni suonati, continua a fare concerti in giro per il mondo. L’album Mindif è la colonna sonora del film Chocolat, della sottovalutata regista francese Claire Denis.


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