cinema

venerdì 3 giugno 2011

JOHANN SEBASTIAN BACH / URI CAINE

VARIAZIONI GOLDBERG


Sassonia, primi anni Quaranta del Settecento. Johann Sebastian Bach, cantore della Schola Thomana presso la chiesa di San Tommaso di Lipsia, ha dei contrasti con il nuovo rettore. In cerca di sostegni a corte, si rivolge al conte Hermann Carl von Keyserlingk, ambasciatore russo a Dresda, sede della corte di Sassonia, grande sostenitore delle arti e della musica in special modo.



Tra il conte e Bach si istaura un solido rapporto tanto che uno dei più talentuosi allievi di Bach, Johann Gottlieb Goldberg, diventerà a soli quattordici anni, clavicembalista personale del conte. Il giovane Goldberg avrà, tra l’altro, il compito di rendere meno angosciose le notti del conte, sofferente di insonnia, suonando il clavicembalo. Leggenda vuole che von Keyserlingk commissionasse a Bach una composizione in grado di alleviare le sue sofferenze notturne. A tale proposito Bach compone un’opera costituita da un’aria, trenta variazioni sulla base armonica della stessa e un’aria da capo conclusiva: si tratta delle Variazioni Goldberg.


L’opera ha conosciuto un grande ritorno di popolarità nel Novecento, grazie alla rielaborazione di Ferruccio Busoni, il quale nella prefazione all’edizione delle Goldberg del 1915 scrive:


“È necessario, sia abbreviando, sia ritoccando qua e là, rendere arrendevole l’opera tanto alla forza intellettuale dell’uditore quanto alle facoltà del pianista. Ritengo raccomandabile la soppressione totale di alcune variazioni nelle esecuzioni pubbliche. La divisione per diversi gruppi significa una serie di respiri, un’organizzazione per periodi. Essa personifica tre differenti stati dell’anima produttrice: il vario giuoco dentro un giro; l’immergersi nel mondo interno; il rialzarsi nel mondo concreto e reale.”


Ma è grazie all’interpretazione di Glenn Gould che le Variazioni diventano una composizione di culto, piattaforma su cui innestare spericolate sperimentazioni. Ed è quello che fa Uri Caine con un eterogeneo ensemble che comprende, tra gli altri, Vittorio Ghielmi alla viola da gamba, Dj Logic con la sua urban music, il coro del Kettwiger Bach Ensemble, le voci soul di Dean Bowman e Tracey Morris, Vinicius Cantuaria e il suo samba malinconico, il sax di Don Byron e si potrebbe continuare. La rilettura di Caine è uno scherzo coltissimo e divertentissimo e come tutti gli scherzi contiene, oltre all’ironia anche una buona dose di crudeltà. Sembra proprio che il compositore americano voglia prendersi gioco dell’ascoltatore, spiazzandolo, sorprendendolo, quasi parodiando canoni musicali stabiliti, siano essi riconducibili a Vivaldi, a Rachmaninov, al tango, all’elettronica da videogame. Ma noi siamo felici di stare al gioco e ci lasciamo sorprendere molto volentieri.

 questo post è dedicato ad una organista e ad un fisarmonicista dell'alta versilia

2 commenti:

  1. Già da sola quell'immagine e' un raro prezioso contributo!

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  2. Adriano, in rete si trova di tutto.
    preziosa è soprattutto la musica, quella di bach è sublime ma anche uri caine è da ascoltare. un saluto

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